lunedì 12 maggio 2008

Capitolo 63 - Lupe in A2!

Sabato sera ho vissuto quella che per ora è senz'altro l'esperienza più memorabile della mia breve vita da "giornalista", non ci sono Moggi che tengano.
Le mie ragazze infatti hanno conquistato la prima storica promozione in A2, e son belle soddisfazioni. Partita incredibile, di quelle che se volessi farci un film lo faresti proprio così: l'ho scritto nell'articolo, pure, e se vi interessa una cronaca della gara la trovate qui. A un certo punto ho perfino messo via gli appunti e mi sono messo a fare il tifo come un ultrà.

A fine gara scendo in campo e mi mischio ai festeggiamenti, nonostante abbia un articolo da scrivere e mandare la sera stessa.
Armato di registratore mi appropinquo a intervistare l'allenatore, che è un misto di acqua e coriandoli. La prima domanda l'ho ponderata per ore e ore: «Sensazioni a caldo?». Poi per fortuna entro un po' più nel dettaglio, ma mentre lui parla vedo con la coda dell'occhio che le ragazze hanno un bottiglione di champagne da versargli addosso, e stanno aspettando solo che mi sposti. Che carine. Ringrazio e mi sposto, asciutto.
Mentre intervisto il presidente, mi si avvicinano il sindaco e l'assessore allo sport. Non erano sulla mia lista e non ho domande pronte da fargli, ma sembra che vogliano proprio essere intervistati, così qualcosa mi invento. Nel mentre arriva anche il vicepresidente, pure lui freme per dire la sua.
Ringrazio e finalmente passo alla capitana. Ah, sì, dimenticavo, mi sono innamorato. Come? L'ho già detto troppe volte e ora non vale più? Ahccavolo, peccato. Comunque anche con lei faccio qualche domanda e le compagne la sommergono di coriandoli, sollecitandomi a inserire la cosa nell'articolo. Alla fine la saluto, ma un tipo mi chiede di trattenermi e fingere di intervistarla ancora, vuole fotografarci. Mi presto e poi chiedo cortesemente una copia della foto.
Vorrei restare ancora, ma purtroppo è ora di andare, il capo mi ha appena chiamato e non ho neppure sentito il telefono. Ma prima di andarmene passo a salutare l'addetto stampa, ormai un amico (al fischio finale per un pelo non ci abbracciavamo), e il dirigente con cui mi sento di solito al termine delle gare esterne. Il quale ha gli occhi lucidi (o meglio gronda lacrime) e mi ringrazia sentitamente per tutto lo spazio e le belle parole che ho dedicato loro durante l'anno. Sono commosso, sul serio. Lo ringrazio a mia volta perché mi rendo conto che ricorderò questa serata per tanto tanto tempo.

Ieri sul giornale, insieme all'articolo, c'era pure una delle foto che ho fatto (me la pagheranno pure quella? no, eh?). Beh, ho ritagliato il tutto e l'ho messo nella mia cartellina degli eventi da ricordare, insieme ai successi Benetton, Nazionale e altro. L'unica differenza è che questo l'ho pure scritto io. Che non è una brutta sensazione.
Invece, per chi fosse curioso di vedere come sono riuscito a condensare 6 interviste in 52 righe, ecco un altro bel link.

Che bello, il mio lavoro. Se solo bastasse a pagarci le bollette...


ps. l'ultima volta che ho sentito così tanto una partita dal vivo, la Benetton ha vinto lo scudetto. E anche di quell'occasione ho una testimonianza fotografica! La trovate qui. Io sono quello nel cerchietto. Non contestatemelo, mi ricordo dov'ero e riconosco i colori della maglia. Sono io.

pps. Mike D'Antoni nuovo Head Coach a Nuova York?!? Ci starebbe un post anche su questo, ma rischierei davvero di diventare più monotematico di quanto già non sia. In bocca al lupo, Mike, ci manchi qui!

8 commenti:

Beat Cippe ha detto...

A mio modesto parere millanti.
Quello nel cerchietto rosso è chiaramente Elio con uno spolverino giallo.

"Abramo non andare, non partire non lasciare la tua casa a. Cosa credi di trovar?"

Ken Adams ha detto...

Eh no, vedi che hai riconosciuto il giallo della mia maglia gialla e nera? Sono proprio io.

"La strada è sempre quella ma la gente è differente, ti è nemica a.
Dove credi di arrivar?"

J ha detto...

IO credo invece sia Faso, con spolverino giallo.

"Quello che lasci tu non conosci, il tuo Signore, cosa ti da?"

Beat Cippe ha detto...

Rilancio. A questo punto credo sia Berlusconi.



"Un popolo. La terra. E una promessa.





Parola di Jahvè."

Ken Adams ha detto...

Ma qualcuno ha letto il mio articolo? Niente da dire su "sceneggiatori di hollywood al lavoro" e "olive nel martini"?? :(

"Esci dalla tua terra, e vai dove ti mostrerò.

Parola di Jahvè"

alesstar ha detto...

eccongratulazioni!
sceneggiatori di hollywood l'ho letto, ma olive nel martini m'è sfuggito O_o


"Abramo non andare non andare, non partire non partire,
non sono mica Bhagwan o Sai Baba: io sono Jahve
"

Anonimo ha detto...

A mio modesto parere la chiave di volta dell' articolo è quel "e c'è di nuovo una partita!". E' quel non so che che (che che che) dà un tocco in piu' di epicità al tutto...

A parte ste stronzate...
Molto bbello, complimenti!

Ken Adams ha detto...

@Aless: dai, era in chiusura! che tutti ora mi chiedono cosa ne so io delle olive e del Martini...

@Enry: Grazie, grazie, cerco sempre di dare un tono di epicità, e questa partita in particolare lo richiedeva.
Ah, ho ADORATO il tuo nickname.


"Le reti sulla spiaggia abbandonate le han lasciate i pescato-o-ri...
Son partiti con Gesù."