lunedì 11 febbraio 2008

Capitolo 29 - Gianmarco Pozzecco

Post di oggi dedicato alla Mosca Atomica, alias Gianmarco Pozzecco.

Friulano classe ’72, nella sua lunga carriera il Poz delizia diverse platee: Udine, Livorno, Varese, Bologna (sponda Fortitudo), Khimky (Russia), Capo d’Orlando.
Ma il Poz non è uno normale: è uno di quei giocatori che infiammano i tifosi, indipendentemente dalla squadra in cui giocano. Uno che sa prendersi in giro («La Mosca Atomica? Vorrete dire la Merda Atomica!»). Uno che trasforma ogni intervista in uno show. Perché è chiaramente uno showman prestato al basket. Forse i meno "baskettofili" di voi lo ricorderanno, tra l'altro, per aver condotto nel 2000/01 il programma Candid Camera Show a fianco di Samantha De Grenet.
Tra i suoi momenti indimenticabili certamente lo scudetto con Varese nel 1999 (conquistato contro la mia Treviso, ma dopo tutti questi anni posso anche perdonarglielo) e l’argento olimpico con la Nazionale ad Atene ’04.

Ho letto di recente, sulla Gazzetta, una bella intervista alla madre, e ho pensato fosse interessante riportarne qualche stralcio:
«A meno di un anno Gianmarco evade dal lettino scendendo un piano di scale a gattoni, a due mi espone a figure terribili in tram perché grida "quella signora ha i baffi" indicando la poveretta, a tre mi costa la multa per non avergli pagato il biglietto sul bus, il cui controllore lo trova alto un metro esatto. Tornati a casa lo piazzo contro lo stipite che usiamo per le misure: 98 centimetri. "Ma in autobus ero sulle punte dei piedi" dice trionfante. Da ragazzino la frase che gli sento dire più spesso è "ti giuro che stavolta non è colpa mia". L’altra, quando minaccio di fargli saltare l’allenamento se non finisce i compiti, è "telefono a Franco"... Per lui non siamo mai stati papà e mamma, ma Franco e Lalla. Tranne quando ha scoperto che il mio nome da ragazza era Laura Boedan. Cominciò a chiamarmi così cento volte al giorno, "Laura Boedan, sono pronti gli spaghetti?", "Laura Boedan, hai lavato la mia tuta?", "Gianluca, hai visto Laura Boedan?". Ho dovuto intimargli di tornare al Lalla. Crescerlo è stata la fatica più bella che possa augurare a ogni madre, i problemi sono sempre andati a braccetto con le soddisfazioni. Ma fatica lo sottolinei, eh... Ho sempre pensato che sarebbe diventato un campione, fin dal minibasket le cose gli venivano troppo facili. Il problema era convincerlo a giocare con gli altri. Se dava un assist e il compagno sbagliava, altri palloni se li sognava. Io lo rimproveravo. Era imbarazzante, le madri dei suoi amichetti mi squadravano furenti. E lui "guarda che a portare su la palla ci si stanca, perché buttarla via?".
La sera del debutto in serie A era ospite con la squadra in tv. Mi chiama per segnalare la capigliatura 'creativa' scelta per l’occasione: a me le sue mattane piacciono, abbiamo lo stesso carattere, ma a Franco non dico niente, è più tradizionalista. Quando la telecamera inquadra il cranio quasi rasato, con i pochi capelli superstiti che disegnano un variopinto POZ, lui esplode "adesso tutta Italia ha visto quella testa...". Una notte squilla il telefono di casa, accendo la luce e vedo che sono le 3 e mezza. Pronto... "Mamma, sveglia tutti e metti il viva voce!". Ma Gianmarco, cos’è successo, hai visto che ore sono? "Il viva voce!". Due minuti dopo siamo radunati, io, suo padre e suo fratello. "Ci siete tutti? Tenetevi forte: Messina mi ha convocato in na-zio-na-le!"».
Racconta il padre: «Una volta Charly mi ha raccontato la riunione prepartita della finale scudetto di Varese. Lui spiegava, Gianmarco tirava palline di carta a De Pol, che slacciava le stringhe a Meneghin, che infastidiva non so come Zanus Fortes. Charly pensò di interrompere, ma decise di far finta di niente. Andarono in campo, giocarono nel modo richiesto, e vinsero il titolo».

Grande, il Poz.

Chiudo con un suo aforisma: «Un consiglio a un giovane giocatore di basket? Fai tutto quello che non ho fatto io e vedrai che andrà tutto bene».


Poz, ma ti devi proprio ritirare a fine stagione? Un altro annetto, dai...

7 commenti:

CAM ON/circuito OFF ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
CAM ON/circuito OFF ha detto...

Dl ciuffo del Paz al colore del Poz... ma dal video stò figliolo è devvero un fenomeno ! e pure nù poco "cornutello"...soprattutto quando fa il dondolo con la palla...
Si è ritirato?! e mò che fa?
(oh..non ci fare caso se elimino commenti...ho un periodo di dislessia da fase pre-tesi...)

Ken Adams ha detto...

Tranqui, ci sono passato da poco e capisco perfettamente! xD

Il Poz non si è ancora ritirato, lo farà a fine stagione. E nel frattempo gira tutte le piazze d'Italia in una specie di tour d'addio, e ovunque riceve il giusto tributo (anche perché, va detto, sta ancora facendo numeri da fenomeno!)

Anonimo ha detto...

dsbgsds

Anonimo ha detto...

il poz e davvero un grande vi giuro sn siciliano di capo d'orlando e qnd gioca sento il cuore di 13.000 abitanti battere all'impazzata x quel metro e 80 k fa acrobazie lui nn giaca fa spettacolo...ma cm fara qnd si ritira mha?incrociamo le dita...un ultima cs ma qual'e l'indirizzo del blog o del sito ufficiale..grazie!

Anonimo ha detto...

sono andato a fargli l'ultimo applauso a biella 2 sett fa, mi sono fatto firmare la maglia (quella mitica di varese) e ci ho scambiato 2 parole...simpaticissimo,molto disponibile e ancora determinante...la punta di diamante? l'inchino dopo aver umiliato iverson!

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good