venerdì 15 febbraio 2008

Capitolo 31 - Perché gli Elii fanno sempre centro

È finalmente in uscita il nuovo disco di Elio e le storie tese, dall'azzeccato titolo Studentessi. Astuta mossa commerciale, peraltro, farlo uscire la settimana in cui conducono il DopoFestival di Sanremo. Anzi, come ha detto Elio, "il PreFestival del giorno dopo".
Album anticipato dal singolo Parco Sempione, già nelle radio da qualche giorno. Perché mi piacciono tanto gli Eelst (tanto quasi quanto mi piacciono gli acronimi?)? Perché non sono come quegli artisti italiani che parlano sempre delle stesse cose ("Ti amo ecco, ti amo ecco", detto due volte per fare la rima). Loro costruiscono capolavori partendo da basi di quotidianità: come dimenticare, tanto per fare un esempio, la mitica Cani e padroni di cani? ("Cani e padroni di cani / posso stringervi le mani molto forte / in uno strumento di tortura e di morte? / Perché ho appena pestato una merda di cane / che ora è un tutt'uno con le righine delle suole delle mie scarpe sportive nuove")
Bene, stavolta gli Elii hanno dedicato la canzone ai suonatori di bonghi che infestano i parchi italiani. Ma non solo, in chiusura di canzone si fa riferimento all'abbattimento del Bosco di Gioia nel milanese, al quale Rocco Tanica si era opposto raccogliendo più di 16mila firme e facendo uno sciopero della fame. Mai fare incazzare Rocco Tanica.

È uscito pure il video, e come al solito è un mini-capolavoro anche questo (parodia di The Ring). Se non l'avete visto, eccolo qui. Di seguito riporto il testo della canzone, che va letto con attenzione per essere apprezzato fino in fondo.



Parco Sempione
Verde e marrone
dentro la mia città
metto su il vibro
leggo un bel libro
cerco un po’ di relax
All’improvviso
senza preavviso
si sente un pim pam pum
un fricchettone
forse drogato
suona e non smette più (bonghi)
Questo fatto mi turba
perchè suona di merda
non ha il senso del ritmo
e non leggo più il libro
quasi quasi mi alzo
vado a chiedergli perchè
ha deciso che, cazzo,
proprio oggi
niente lo fermerà.

«Piantala con sti bonghi
non siamo mica in Africa
porti i capelli lunghi
ma devi fare pratica
sei sempre fuori tempo
così mi uccidi l’Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello del ritmo»

Dai barbon, cerca de sunà méj
Che son dree a fà ballà i pee
Anca se gh’hoo vottant’ann
Voo giò in ballera con la mia miee
Ohè che dò ball
Te me s’ceppet l’oreggia
Ti, i to sciavatt e i bonghi

«Caro signore
sa che le dico
questa è la libertà
sono drogato
suono sbagliato
anche se a lei non va
non vado a tempo
lo so da tempo
non è una novità
io me ne fotto
cucco di brutto
grazie al mio pim pum pam» (bonghi)
Questa cosa mi turba
e mi sento di merda
quasi quasi mi siedo
ed ascolto un po’ meglio
forse forse mi sbaglio
forse ho preso un abbaglio
forse forse un bel cazzo
fai cagare
questa è la verità

Ora ti sfondo i bonghi
per vendicare l’Africa
quella che cucinava
l’esploratore in pentola
Ti vesti come un rasta,
ma questo no, non basta
sarai pure senza problemi
ma di sicuro c’hai quello del ritmo

Ohè
Te tiri ona pèsciada in del cul
Và a ciappà i ratt
Che pòdet vend domà el to ciccolatt

Ecco spiegato
cosa succede
in tutte le città
Io suono i bonghi
tu me li sfondi
di questo passo
dove si finirà?
Ecco perché qualcuno
pensa che sia più pratico
radere al suolo un bosco
considerato inutile
roba di questo tipo
non si è mai vista in Africa
che avrà pure tanti problemi
ma di sicuro non quello dei boschi

Vorrei suonare i bonghi
come se fossi in Africa
sotto la quercia nana
in zona Porta Genova
sedicimila firme
niente cibo per Rocco Tanica
ma quel bosco l’hanno rasato
mentre la gente era via per il ponte

Se ne sono sbattuti il cazzo
ora tirano su un palazzo
han distrutto il bosco di Gioia
questi grandissimi figli di troia!

7 commenti:

CAM ON/circuito OFF ha detto...

Già la brava Milena Gabanelli ci aveva deliziato con un bel servizio di Bernardo Iovene su Report :"
Questo era il Bosco di Gioia, lasciato in eredità nel 1964 da una nobildonna milanese all’ospedale maggiore di Milano. Lo aveva regalato perché fosse luogo destinato a lenire le pene dell’umanità, con divieto di affitto, vendita, costruzione. Hanno mantenuto la promessa fino al 1983, poi lo hanno venduto. E al posto dei 200 alberi adesso stanno scavando. Nascerà il nuovo polo della regione"

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1075536,00.html

...almeno con Elio si piange a suon di musica e non solo....di ruspa!!

Ken Adams ha detto...

Matita, tu sei l'amica equilibrata che mi è mancata nella vita.

Se voglio scrivere qualcosa di culturale, so che tu sarai lì e saprai di cosa sto parlando.
Già, purtroppo però io che parlo di qualcosa di culturale è assai improbabile, peccato...

Marco Berri ha detto...

la ruspa la passerei sulla testa dei politici!!!!

CAM ON/circuito OFF ha detto...

Scusami!!! non volevo essere saccente...ma in verità mi trovi preparata solo perchè riguardano temi di progettazione urbana che è il mio campo!!! tutto qui....poi se, a parte lo scherzo, sono l'amica equilibrata che ti mancava....ok: lusingata!
A questo punto dovresti chiedermi come ci sono capitata nel tuo blog?...

Ken Adams ha detto...

No, ma che saccente! Ti assicuro che il mio era un onesto complimento!! :)

(per la cosa dell'"amica equilibrata" poi, se devo essere sincero, stavo citando una frase da qualcosa che non ricordo neanche cos'è, mi sto scervellando da tutto il giorno per capirlo...)

E come qualcuno capiti nel mio blog e decida di tornarci è tutt'ora un mistero...

CAM ON/circuito OFF ha detto...

E allora dall'alto del mio equilibrio..ti lascio nel tuo mistero.....
Amici come prima? ;)

Ken Adams ha detto...

Più di prima!! :D